Come cambia il cablaggio nella trasformazione digitale del Paese. Ecco, insieme a Leviton, quale sarà il futuro nella progettazione degli smart building.
Nel nostro webtalk mensile del Coel Competence Center abbiamo avuto il piacere di ospitare Gianluca Musetti, Specification Sales Engineer South Europe di Leviton Network Solutions. Non solo, è anche fondatore e membro del consiglio direttivo dell’associazione Smart Building Alliance. Il suo obiettivo principale è supportare tutti gli attori del settore edile, degli enti pubblici e privati e delle istituzioni intorno al tema del digitale favorendo l’edificio intelligente.
Ecco tutto ciò che Gianluca Musetti ha condiviso con noi.
Si fa presto a dire trasformazione digitale. La nostra dipendenza dalla tecnologia aumenta ogni giorno che passa. Lo abbiamo toccato con mano dal 2020, anno che ha cambiato le nostre vite: lo smartworking, le web call, l’apprendimento online tramite webinar, gli allenamenti da casa, la socializzazione tramite uno schermo. Tutto è frutto di una digitalizzazione che il nostro mondo aveva già cominciato a vivere ma che la pandemia ha accelerato. E’ l’evoluzione della società.
QUALI SONO LE POLITICHE E GLI INVESTIMENTI IN ATTO PER LA MISSIONE DI DIGITALIZZAZIONE DEL PAESE
L’Unione Europea, in risposta alla crisi pandemica, ha concordato un ricco pacchetto di investimenti dal 2021 al 2026. Il tutto è stato recepito in Italia dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per un totale di € 191,5 mld.
Una sfida che ridisegnerà la nostra comunità. L’obiettivo è promuovere una robusta ripresa dell’economia concentrandosi tra le varie cose sulla transizione ecologica e sulla trasformazione digitalizzazione del paese. Secondo l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società, l’Italia è tra gli ultimi posti ma sta risalendo a grande velocità.
L’ambizione tutta italiana è di raggiungere gli obiettivi di trasformazione digitale nel 2026, in netto anticipo rispetto al resto dell’Europa. Il primo asse riguarda le infrastrutture digitali e la connettività a banda ultra larga. Il secondo riguarda tutti quegli interventi volti a trasformare la Pubblica Amministrazione (PA) in chiave digitale.
I due assi sono necessari per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a connessioni veloci per vivere appieno le opportunità che una vita digitale può e deve offrire.
Se guardiamo verso il futuro, in un mondo iperconnesso, gli edifici e i territori giocheranno un ruolo fondamentale. I territori vanno verso il concetto di smarticities e gli edifici verso gli smart buildings. I nuovi edifici sono destinati a diventare dei punti importanti nella grande griglia interconnessa della smartcity ed interagiranno tra di loro su larga scala.
Per esempio, ad oggi siamo abituati a pensare agli edifici come degli elementi che consumano energia. Con gli sviluppi fatti in termini di efficienza energetica e con i pannelli solari, un edificio smart è in grado di auto-generare la propria energia. Se guardiamo al futuro, un palazzo potrà anche fornire energia alle colonnine di ricarica per macchine elettriche. L’energia verrà consumata solo in parte e quella in eccesso potrà essere rimessa nel sistema, nella smartcity, a beneficio di tutti.
Oltre all’efficienza energetica, gli edifici sono poi fondamentali nell’obiettivo europeo e italiano di garantire a tutti 1 Gbps di connettività e la piena copertura 5G nelle aree popolate.
Alla fine, gli smartbulding sono dei veri e propri punti edge in una smartcity. Ovvero, sono le strutture più vicine al cittadino che forniranno un grande servizio in termini di energia e connettività.
QUAL E’ LA NORMATIVA DA SEGUIRE PER GLI EDIFICI INTELLIGENTI
L’edilizia intelligente è alla base dei progetti di investimento che saranno fatti da qui al futuro; una delle pietre fondanti dei progetti di smart city. Vediamo quindi insieme come cambierà il cablaggio rete nella trasformazione digitale del Paese.
Quando si progetta un edificio l’obiettivo è massimizzare la vita utile della sua infrastruttura di rete. In media, un’infrastruttura di cablaggio reti è capace di dover supportare dispositivi anche per un periodo che va ben oltre i 10 anni.
Questo vuol dire che la rete che costruiamo oggi sarà la base di tutta l’infrastruttura software, hardware e informatica di qui al futuro.
Per legge, negli edifici di nuova costruzione e in quelli che subiscono ristrutturazioni importanti, c’è l’obbligo di realizzare un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio.
Questo vuol dire creare già degli adeguati spazi installativi, punti di accesso e la predisposizione per la fibra ottica per la comunicazione ad alta velocità. Bisogna prevedere fin dal principio un montante verticale adeguato per posare la fibra ottica in grado di fornire i servizi di connettività a banda larga.
Gli immobili così costruiti possono beneficiare dell’etichetta “Edificio predisposto alla Banda Larga”: di grande valore da un punto di vista commerciale, soprattutto nel breve-medio periodo.
In caso di rigenerazione edilizia bisogna seguire la CEI 306-2, cioè la guida al cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali. Lo scopo della guida è quello di fornire le raccomandazioni per la progettazione, la realizzazione e la verifica degli impianti di comunicazione elettronica (dati, fonia, video) nonché la relativa infrastruttura fisica multiservizio. In ogni caso serve una predisposizione minima di almeno quattro fibre ottiche.
Un ruolo fondamentale lo sta giocando la fibra ottica monomodale, piattaforma perfetta per tutte queste nuove tecnologie abilitanti come l’FTTx, il wifi 6-7, gli edge data center, 5G, smartcity e smart building.
COS’È IL SINGLE PAIR ETHERNET (SPE) E PERCHÉ GIOCHERÀ UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA DIGITALIZZAZIONE DEGLI EDIFICI
Quando lo smart building intelligente deve dialogare con una grande quantità di dispositivi e sensori, un’opzione che sarà sempre più interessante per il futuro sarà il cablaggio di rete monocoppia del single pair ethernet (SPE).
L’SPE è uno standard ethernet semplificato che consente lunghezze di cavi maggiori e un design compatto per connettere dispositivi di automazione degli edifici, applicazioni industriali e Internet of Things (IoT). L’SPE utilizza una coppia di fili in rame per trasmettere dati e alimentazione utilizzando i protocolli Ethernet IEEE 802.3.
I vantaggi nella connessione della sensoristica dell’edificio con il Single Pair Ethernet sono:
- DENSITÀ: Dimensioni e peso inferiori rispetto ai connettori e ai cavi in rame a 4 coppie
- DATI + POTENZA: Possibilità di trasmettere sia dati che alimentazione su un singolo cavo
- LUNGHEZZA: Supporto delle lunghe distanze fino a 1.000 m per una bassa velocità di trasmissione dati (10 Mb/s)
- CONVERGENZA: Ethernet end-to-end e nessuna conversione di protocollo, handoff o rischi di interoperabilità
Nella scelta dei corretti cablaggi di rete da utilizzare, è tutta questione di larghezza di banda e fabbisogno di potenza. Di seguito degli esempi:
IL SINGLE PAIR ETHERNET (SPE) SOSTITUIRA’ IL CABLAGGIO A 4 COPPIE?
Non esiste un’infrastruttura vincente in assoluto a discapito di un’altra. Quando si progetta la rete di un edificio bisogna sempre studiare il caso specifico.
Costruire un edificio da zero è diverso rispetto a lavorare su un’infrastruttura esistente. In quest’ultimo caso, bisogna interrogarsi su come integrare al meglio il progetto con la tecnologia pre-esistente.
L’ethernet monocoppia e il cablaggio a 4 coppie conviveranno. Il cablaggio strutturato classico verrà ampliato e non sostituito.
Bisognerà sempre tenere conto del fabbisogno di potenza e della larghezza di banda necessaria per il tipo di progetto e le esigenze dei sensori che andremo ad installare.
Di seguito degli esempi su quando prediligere una o l’altra tecnologia di cablaggio dati:
CONCLUSIONI
Le tecnologie per gli edifici intelligenti stanno sperimentando una crescita esponenziale. Bisogna comprendere che il fabbisogno di larghezza di banda e potenza è un elemento chiave per qualsiasi applicazione per gli edifici intelligenti. Bisogna quindi tenere in considerazione delle periferiche e della sensoristica che deve essere collegata a un impianto. Queste necessità definiranno l’infrastruttura di cablaggio. E’ sempre bene tenere a mente che occorre progettare non solo in funzione delle esigenze attuali ma anche di quelle future.
La crescita dell’implementazione dei sistemi Single Pair Ethernet (SPE) è inevitabilmente determinata dai mega trend dall’IoT, degli Smart Building, dell’Industria 4.0. Il processo è già cominciato e non si può fermare o tornare indietro.
Il cablaggio strutturato cambierà di conseguenza implementando, oltre alle soluzioni più tradizionali, anche quelle che guardano verso l’integrazione dei sensori IoT. Il Single Pair Ethernet è la tecnologia che consentirà tutto questo. Sostituirà le reti Fieldbus esistenti per modernizzare gli edifici e gli stabilimenti intelligenti per ottimizzare le reti industriali e la produttività manifatturiera.
Il cablaggio per le reti di comunicazione negli edifici resta per il momento tradizionale ma dobbiamo sempre tenere un occhio puntato verso il futuro perché il cambiamento è dietro l’angolo.
State pensando di realizzare un progetto di smartbuilding? Noi di Coel Distribution possiamo aiutarti a pianificare le giuste soluzioni studiando il progetto su misura. Scrivici a info@coeldistribution.it oppure chiamaci al numero 039 578 831
Ecco l’intera live da cui è stato tratto l’articolo: