Perche’ non bisogna usare l’alcol per pulire la fibra: meglio il fluido Sticklers

Pulizia fibra ottica Sticklers

Da troppi anni si utilizza il vecchio metodo dell’alcol isopropilico per la pulizia della fibra ottica, ma oggi il fluido Sticklers by Microcare è più sicuro ed efficace

Da oltre 50 anni, il settore della fibra ottica ha lavorato per trovare metodi adeguati per pulire rapidamente, comodamente ed efficacemente i delicati connettori in fibra ottica. In questi ultimi anni Sticklers ha ideato una soluzione in grado di risolvere i problemi che derivano da un’errata pulizia della fibra ottica.

La pulizia è fondamentale perché anche la minima contaminazione sulle facce terminali può intaccare in modo significativo le prestazioni delle reti in fibra ottica.
Negli anni ’70 e ’80 si utilizzava l’alcol isopropilico (IPA) di grado reagente noto come alcol denaturato, per pulire i connettori delle fibre ottiche.
Questa raccomandazione era valida per due semplici motivi: sembrava funzionare e soprattutto era prontamente disponibile sui banchi da lavoro.

Ha funzionato perché il solvente aggiungeva l’azione chimica alla semplice azione meccanica del dispositivo di pulizia (la salvietta o il tampone). Ammorbidiva e dissolveva i contaminanti secchi.

I tempi sono cambiati dagli anni ‘70

Mentre prima era una tecnologia elitaria, oggi la fibra ottica è largamente diffusa. Le sue applicazioni e le continue innovazioni hanno creato un’elevata domanda e una costante richiesta di implementazione per una maggiore larghezza di banda.
Maggiore diffusione della fibra ma anche maggior fragilità e delicatezza delle sue reti.

Il primo collegamento in fibra costruito sotto le strade di Atlanta nel 1976 operavano a 44,7 MHz e generava un impulso luminoso di centinaia di metri, oggi si parla invece di impulsi di luce lunghi solo pochi centimetri e maggiormente soggetto a interruzioni a causa della minima contaminazione sulle facce terminali.

I limiti dell’alcol isopropilico ai giorni nostri

Tutto è cambiato, tranne che qualcuno ancora oggi pulisce la fibra con l’alcol isopropilico (IPA) soprattutto per contenere i costi. Questa, ad oggi, non è più una buona idea perché:

  • L’alcol in realtà non è un ottimo detergente.
    La sua bassa densità non lo rende particolarmente efficace nella pulizia della moderna fibra ottica. Inoltre il suo elevato punto di ebollizione rende molto lunga la sua asciugatura.
    Nella moderna chimica in tutte le formulazioni si cerca sempre di evitare o almeno ridurre al minimo la presenza di alcol nei fluidi per evitare questi problemi.
  • L’IPA è facilmente contaminato.
    L’alcol ha la proprietà di essere infinitamente igroscopico, ovvero tende ad assorbire acqua. Questo vuol dire che i flaconi mal sigillati assorbono l’umidità e qualsiasi contaminazione dall’aria.
    Questo è il motivo per cui l’alcol isopropilico lascia spesso un residuo d’acqua sul connettore end-face. Questo residuo può “bruciare” sulla superficie del vetro e aumentare la perdita di segnale del connettore in modo permanente.
  • L’alcol è infiammabile e quindi poco sicuro.
    Inoltre non può essere trasportato su un aereo, né facilmente spedito senza documenti HAZMAT.
    Ciò significa che i tecnici che devono operare in luoghi remoti, spesso devono lasciare i propri liquidi detergenti per problemi burocratici perchè altamente pericolosi. I fluidi Sticklers invece sono sicuri e non possono causare incendi ed esplosioni.
  • Infine, l’inalazione dell’alcol isopropilico è dannosa.
    Al fine di evitare un’intossicazione è necessario che l’operatore utilizzi i dispositivi di protezione delle vie respiratorie. I fluidi Sticklers, sono testati e certificati come sicuri anche all’inalazione.

…e la pulizia a secco non fa altro che peggiorare la situazione

Diventando consapevoli dei problemi dell’alcol, molti tecnici hanno interrotto l’uso di solventi e hanno cominciato a utilizzare solo il lavaggio a secco. Tuttavia, questa tecnica si è dimostrata inefficace e sconsigliata.
Durante la pulizia si genera una carica statica (carica triboelettrica), estremamente difficile da dissipare, sul connettore. Questa carica statica trasforma l’estremità in un magnete, che attira la polvere proprio al centro del connettore peggiorandone ancora di più la pulizia e ottenendo così l’effetto contrario.

I fluidi statici dissipativi sono quelli che servono per pulire i moderni componenti in fibra ottica

Oggi la pratica di pulizia consigliata prevede l’uso di fluidi statici dissipativi durante la pulizia dell’estremità del connettore.
Con l’aumento della velocità di trasmissione dati su fibra, la necessità di pulire adeguatamente non è mai stata così importante. Sticklers, brand di Microcare, produce un fluido moderno, senza acqua, ad alta purezza progettato per la pulizia dei connettori in fibra ottica che dissiperà e preverrà, questo accumulo di cariche triboelettriche nell’estremità del connettore.

Il fluido viene applicato sulle salviette Clean Wipes oppure sui bastoncini di pulizia altamente assorbente CleanStixx che non rendono necessaria alcuna fase di asciugatura, ciò consente di risparmiare tempo, denaro e prodotti per la pulizia.

In conclusione, i tecnici avranno bisogno di nuovi fluidi detergenti nei data center, centrali telco, uffici, TV via cavo e sul campo per pulire i moderni connettori in fibra ottica.
Ci sono molte considerazioni da fare quando si sceglie un liquido detergente per fibre ottiche: il prezzo non è un parametro indicativo e che possa riflettere il valore reale di un prodotto.
Sicurezza, convenienza, affidabilità e anche la sostenibilità sono fattori in grado di descrivere un prodotto ed evidenziarne le potenzialità.

Se sei interessato a prodotti di pulizia della fibra ottica professionali ed affidabili, contatta il nostro team commerciale al numero di telefono 02/24416782 o per mail a info@coeldistribution.it..

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